
II termine Langhe oggi indica all’incirca il territorio collinare, alto fra 450 e 800 metri, compreso tra i fiumi Tanaro e Bormida: terra caratterizzata da straordinaria fecondità. Si possono considerare geologicamente come un prolungamento dell'Appennino Settentrionale. Il suolo è composto principalmente da marne, argille , calcare e arenarie facilmente erodibili, nelle quali le acque hanno scavato una fitta rete di valli e vallette. Langhe è un territorio che al suo interno possiede una varietà di suoli non comune in nessun altro areale viticolo Italiano e forse del mondo. Il numero elevato di vitigni coltivati trova giustificazione nel complesso panorama pedo-climatico delle Langhe, dove abbiamo suoli a volte miscelati tra loro in maniera unica. Per comprendere il significato del termine “Langhe” possiamo risalire a differenti interpretazioni degli studiosi: esiste ad esempio chi lo
deduce dal latino “linguae” , termine che indicherebbe le strade dalla tipica forma che ricorda tante lingue. Per alcuni la derivazione sarebbe invece celtica e deriverebbe dal termine “landu” o “londe” caratterizzante una regione desertica e boschiva. Ha preso inoltre consistenza l’ipotesi di un’origine ligure dei nome, da “lanca” che starebbe ad indicare un ’ insieme di colline o avvallamenti. I centri abitati sono posti in genere in posizione elevata e sono caratterizzati dalla presenza di castelli e torri difensive. Alba può essere considerata come il capoluogo della regione che è intensamente coltivata a vigneto e dà vini rinomati, come il dolcetto, il barbera, il barolo, il nebbiolo, il moscato ed altri. Celebre anche il Tartufo bianco di Alba, per il quale ogni anno si tiene una fiera appositamente dedicata che richiama numerosissimi visitatori anche oltre i confini nazionali.
A partire dagli anni cinquanta le Langhe sono entrate a far parte degli itinerari di viaggio turistico come zona geografica, letteraria e altamente tipica. La terra della “ Luna e i falò”, di Cesare Pavese, del ” Partigiano Johnny” e dei “23 giorni della città di Alba”, di Fenoglio e ancora la terra abitata dai “Vinti” di Nuto Revelli e degli emigranti è divenuta a poco a poco la ricca zona delle del vino, del tartufo e della nocciola. Le colline delle Langhe sono divenute un paesaggio letterario tra i più famosi. Da alcuni anni la zona è celebre meta di turismo enogastronomico, grazie ai
suoi eccellenti prodotti, e anche artistico-culturale grazie alla bellezza dei paesaggi e alla presenza di antichi castelli e monumenti in quasi tutto il territorio. Le Langhe, terra dei più nobili vini del mondo, del tartufo, dei paesaggi incantati, delle sagre più curiose e dei meravigliosi castelli, costituiscono un patrimonio unico nel suo genere che stupisce chiunque per la sua bellezza. Questi fattori hanno permesso alle Langhe l'entrata, nel 2014, tra i beni naturali protetti dall'UNESCO
“Una eccezionale testimonianza vivente
della tradizione storica della coltivazione della vite, dei processi di vinificazione, di un contesto sociale, rurale e
di un tessuto economico basati sulla cultura del vino”
“I vigneti di Langhe-Roero e Monferrato - si legge nella motivazione ufficiale dell'iscrizione -costituiscono
un esempio eccezionale di interazione dell'uomo con il suo ambiente naturale”